E’ stata fissata per lunedì 25 agosto, alle ore, 11 presso il Salone d’Onore della Casa di Conversazione di Lanciano la conferenza stampa per la presentazione del Progetto Masciangelo che per l’anno 2003 prevede l’esecuzione a Lanciano (Cattedrale della Madonna del Ponte 5 settembre ore 21.00) e ad Ortona (Cattedrale di San Tommaso Apostolo 7 settembre ore 21.00) dell’oratorio La Sunamitide scritto dal musicista frentano il 31 agosto 1874su libretto di Carlo Madonna. Un evento organizzato dal Comune di Lanciano e realizzatosi grazie al concorso di numerosi enti (Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Comune di Ortona, Arcidiocesi di Lanciano-Ortona, Orchestra Giovanile Abruzzese, Centro di Documentazione e Ricerche Musicali “Francesco Masciangelo” di Lanciano, Istituto Nazionale Tostiano di Ortona) e al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti. Gia da qualche anno si era avviata una ricerca sulla figura e sull’attività del compositore Francesco Masciangelo che aveva portato il Centro Ricerche Musicali “F. Masciangelo” di Lanciano a pubblicare con l’editore Bongiovanni di Bologna, due volumi di sue opere, tra cui la stessa Sunamitide, finanziate con il contributo dello stesso Comune di Lanciano, della Provincia di Chieti e dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti. Proprio tali ricerche condotte da Gianfranco Miscia hanno poi reso possibile il varo di un progetto così ambizioso quale quello di riproporre al pubblico abruzzese l’esecuzione di un oratorio di grande complessità come la Sunamitide, scritta per la cattedrale della Madonna del Ponte dall’autore dei Miserere di Lanciano ed Ortona. Un melodramma sacro in due atti, come era definito al tempo, che verrà eseguito da un organico ampio composto da un orchestra di 60 musicisti, da un coro di 24 voci maschili e 12 femminili, da cinque voci soliste, sotto la direzione esperta del maestro Donato Renzetti. Un centinaio di artisti, abruzzesi in gran parte, che ridaranno vita in occasione del 180° anno della nascita di Masciangelo ad una partitura conservata gelosamente dalla famiglia del compositore che, grazie ad Aldo de Aloysio erede del maestro, è tornata finalmente alla luce.