Francesco Masciangelo
Francesco Masciangelo (Lanciano, 3 gennaio 1823 – ivi, 25 marzo 1906)
Nacque da Teresa Sanese, originaria dell’isola di Malta, e Raffaele Masciangelo violoncellista formatosi a Napoli e poi divenuto musicista della Cappella Musicale della Santa Casa del Ponte di Lanciano. Francesco non era l’unico figlio, la famiglia nel 1858 era composta da Camillo, Ermindo, Giulia, Domenico, Carlo e dalla domestica Mancini Francescapaola. Una famiglia numerosa e di condizione borghese dedita alla musica poiché, oltre al padre, ben tre figli: Francesco Paolo, Ermindo e Domenico suonavano nelle istituzioni musicali cittadine anche se solo Francesco Paolo fece della musica la sua unica e vera professione, mentre Ermindo divenne notaio e Domenico nel 1863 fondò la Tipografia Masciangelo, la prima e una delle più importanti di Lanciano.
Francesco Masciangelo studiò musica sotto la guida del concittadino Carmine De Giorgio e poi con Camillo Bruschelli che era stato, tra l’altro, maestro di cappella della cattedrale di Lanciano e di Teramo. Ammesso al Real Collegio di Napoli con “piazza franca”, ossia gratuitamente, nel 1840, ebbe come insegnanti Gennaro Parisi per il contrabbasso, Francesco Ruggi per il contrappunto e lo stesso Saverio Mercadante che ebbe verso il ragazzo un rapporto di stima ed affetto, tanto da annoverarlo tra i suoi migliori allievi.
Diplomatosi nel 1845, ottenne il posto di organista della cattedrale di Lanciano e dal 1850 anche quello di maestro di cappella. Da quel momento in poi egli mantenne ininterrottamente per circa sessant’anni il ruolo di responsabile di quella che era ritenuta la principale istituzione musicale della città. Le sue capacità e il suo impegno fecero di lui un riferimento sicuro anche le istituzioni musicali dell’intero Abruzzo. Chiamato a dirigere spesso le cappelle musicali e le orchestre di altri importanti città tra cui L’Aquila, Chieti, Penne, Masciangelo era anche un didatta ricercato che aveva avuto schiere di allievi illustri. Tra questi figurano anche Ottino Ranalli di Ortona che divenne maestro sostituto al Teatro San Carlo di Napoli e direttore, succeduto a Mascagni, della Banda di Cerignola, Alfonso Cipollone, pianista, compositore e insegnante di canto originario di Fara San Martino che compose un numero notevolissimo di brani pianisti, molti dei quali vincitori di numerosi premi. Lo stesso Camillo De Nardis, dopo i primi insegnamenti musicali ricevuti nella natia Orsogna, giunse al Conservatorio nel 1967 con una lettera di presentazione del Maestro Masciangelo destinata allo stesso Mercadante.
Proprio verso la fine del secolo egli ottenne i massimi riconoscimenti professionali, infatti il 12 marzo 1894 venne insignito della Croce di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia (n. 49280) da Umberto I di Savoia per i suoi meriti artistici.
Compositore prolifico, scrisse 590 composizioni in tutti i generi: opere teatrali, composizioni vocali profane, composizioni strumentali, musiche di scena, esercizi scolastici e opere didattiche e musica sacra.
Il suo apporto alla cultura musicale abruzzese fu notevole: egli si distinse soprattutto nel genere della musica sacra riuscendo ad esprimere un suo stile personalissimo e inconfondibile, donando ai propri concittadini, tra le tante composizioni, anche i due Miserere che ancora oggi a distanza di un secolo le città di Lanciano ed Ortona eseguono durante i riti della Settimana Santa.